L’interruzione del ciclo mestruale durante la gravidanza non dovrebbe modificare in alcun modo il normale approvvigionamento, ma poiché la maggior parte delle donne entra in gravidanza con scarse riserve di ferro, i LARN (livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana) consigliano di portare a 30 mg l’assunzione giornaliera.
Sono 700 milioni le persone anemiche, cioè che soffrono di una carenza di ferro. Tra le molte cause alla base del problema, una sembra essere legata al particolare comportamento degli ioni ferrici e ferrosi: nell’ambiente acido dello stomaco, entrambi sono idratati e solubili [Fe(H2O)62+ e Fe(H2O)63+], mentre nel duodeno, a pH circa 8, si trasformano in idrossidi. L’idrossido ferroso Fe(OH)2 è poco solubile, quello ferrico Fe(OH)3 è decisamente più... indigesto!
Negli ultimi anni il deficit di ferro è accresciuto negli adolescenti la cui dieta si basa soprattutto su junk food, cibo spazzatura. Studi recenti pare abbiano dimostrato che la carenza di ferro arrugginisca il cervello, aumentando il rischio di demenza. L’attenzione è soprattutto rivolta alla prevenzione in giovane età: i bambini, che esauriscono le loro scorte intorno ai 4-6 mesi, e gli adolescenti, che cambiano fisico rapidamente, devono incrementare le dosi di ferro correttamente.
Le complesse reazioni metaboliche impediscono l'accumulo di ferro in quantità che possono essere tossiche. In alcuni soggetti, però, vi è un progressivo aumento di ferro nei tessuti e negli organi che può condurre a disfunzioni e collasso di molti organi. Le complicazioni includono artriti, diabete, cirrosi epatica, aritmie cardiache e collasso, e un aumento della pigmentazione della pelle "abbronzata".
Parte di questo testo caratterizza una delle Cooperative Learning inserite a conclusione di ogni capitolo di Formula Chimica1. Questa sezione è stata pensata e ideata per gli studenti, che potrebbero allenare le competenze trasversali comuni a tutte le discipline, e per i docenti, che potrebbero consolidare alcuni percorsi didattici svolti e (magari) ipotizzarne di nuovi e alternativi. L’analisi del testo ci permette di richiamare concetti legati allo stato solido dei cristalli, ai passaggi di stato, agli isotopi e all’importanza del ferro in ambito biochimico.
Quello che mi piacerebbe proporvi è una breve sequenza che potrebbe arricchire ulteriormente il nostro percorso didattico.
Basta un click!
In chimica il concetto di struttura molecolare è fondamentale per l’apprendimento/insegnamento della disciplina; non sempre però è di facile acquisizione, in particolare quando si affrontano le biomolecole. Tali strutture sono formate da pochi elementi della tavola periodica: carbonio, azoto, ossigeno, idrogeno, fosforo e zolfo e, ogni volta, gli studenti tendono a rilassarsi, memori delle fatiche svolte per acquisire i concetti della chimica del secondo/terzo anno.