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  • Libri in classe: Henning Mankell, Il ragazzo che voleva arrivare ai confini del mondo

    CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

    Titolo: Il ragazzo che voleva arrivare ai confini del mondo
    Autore: Henning Mankell
    Editore: Rizzoli (Milano, 2012)
    Temi: il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, le relazioni con i genitori, il viaggio come avventura e scoperta di sé, i desideri e i progetti per il futuro
    Destinazione: Scuola secondaria di primo grado, secondo e terzo anno

    Orietta Pozzoli

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  • Insegnare il Novecento e salvare i classici: missione impossibile? Parte 1

    Insegnare il novecento e salvare i classici

    I classici

    APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

    Lo stato del problema è ben noto a tutti gli insegnanti. Da un lato si ha un secolo di letteratura ormai concluso, che anzi deborda già nel secolo nuovo, e non può essere ignorato a scuola, se non si vuole cancellare la coscienza della storia culturale recente, indispensabile perché i giovani capiscano il presente in cui vivono e perché maturino una formazione civile; dall'altro si distendono i secoli di un’illustre tradizione, che ha dato alcuni dei più grandi capolavori della letteratura mondiale.

    Guido Baldi

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  • Progettare un’unità di apprendimento per la competenza di pianificazione del testo scritto

    Per inquadrare il tema

    DIDATTICA PER COMPETENZE

    Il processo di riforma della scuola chiede agli insegnanti una progettazione didattica volta a sviluppare competenze e una conseguente adeguata modalità di valutazione. Questo contributo intende proporre un esempio di progettazione di un’unità di apprendimento per la scuola secondaria di primo grado dedicata alla competenza di pianificazione del testo scritto. Nell'allegato viene fornito il progetto di unità; qui invece, poggiando sull'esempio, presentiamo le azioni fondamentali che caratterizzano la progettazione per competenze.

    di Roberta Rigo

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  • Quale Media Education per i cittadini di domani?

    Le competenze del XXI secolo

    DIDATTICA PER COMPETENZE

    Con l’inizio del nuovo millennio l’Unione Europea ha indicato alcune linee strategiche per la Media Education, includendo la competenza digitale tra quelle considerate necessarie per lo sviluppo di una “cittadinanza attiva” nella Raccomandazione «relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente». Ma che cosa si intende con “competenza digitale”?

    di Sara Lo Jacono

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  • Insegnare il Novecento e salvare i classici: missione impossibile? Parte 2

    Insegnare i classici parte 2

    Il canone del Novecento

    APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI

    Ipotizzando che si sia riusciti a economizzare il tempo e a esaurire entro gennaio dell’ultimo anno l’Ottocento, si avranno di fronte circa quattro mesi da dedicare al Novecento. A questo punto si aprono molti problemi, dei quali il più difficile è quali autori affrontare. Per la scuola il problema è costituito dal combinarsi di due fattori: da un lato l’esorbitante ricchezza di scrittori significativi, degni di attenzione, che il Novecento presenta (a differenza dell’Ottocento, dove non è un danno irreparabile se non si studiano Giusti, Tarchetti o Capuana, mentre ignorare Tozzi, Landolfi, Gadda, Pavese, Calvino, Fenoglio e tanti altri è impensabile); dall'altro lato l’impostazione storica che da noi è alla base dell’insegnamento letterario, e che impone di tracciare quadri il più possibile esaurienti delle varie epoche storiche, con congrue letture di testi.

    di Guido Baldi

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  • Leggere, capire, imparare: testi semplici o semplificati per studenti allofoni?

    Per inquadrare il tema

    DIDATTICA INCLUSIVA

    Leggere è un’abilità complessa: mentre l’occhio scorre il testo e identifica le sequenze di segni, la memoria operativa le associa ai significati e le mette in relazione fra loro, la memoria a lungo termine le confronta con le conoscenze generali e così via. Tutte queste operazioni avvengono contemporaneamente e ciascuna di esse viene eseguita in maniera autonoma dalle altre. Perché il sistema funzioni è necessario che molti dei processi cognitivi coinvolti diventino automatici e involontari, vengano cioè attivati senza sforzo e senza che il lettore li richiami consapevolmente.
    Per i nostri studenti stranieri questa procedura si rivela ben più complicata.

    di Giammarco Cardillo e Sara Di Simone

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  • Insegnare il Novecento e salvare i classici: missione impossibile? Parte 3

    pirandello

    La periodizzazione del Novecento

    APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI

    Dopo aver affrontato il problema del canone, resta ancora quello della periodizzazione. In primo luogo, quando fare iniziare il Novecento: con Pascoli e D’Annunzio oppure con Pirandello e Svevo, il “Leonardo”, i futuristi, i crepuscolari, i vociani? Il che presuppone che ci si metta d’accordo su che cosa sia il “Novecento”, che si trovi una definizione capace di delineare la fisionomia di quel periodo storico così chiamato.

    di Guido Baldi

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  • Tutto col gioco, niente per gioco

    Le potenzialità didattiche della ludolinguistica

    IDEE PER INSEGNARE

    Della ludolinguistica è difficile fornire una definizione esaustiva; lo Zingarelli 1998 – che la registra per la prima volta – la definisce «branca della linguistica che si occupa di giochi di parole», senza però delimitarne più chiaramente i contorni, soprattutto nella zona sfumata in cui questa si incontra e si confonde con l’enigmistica. Generalmente, la differenza sostanziale fra ludolinguistica ed enigmistica viene indicata nell'ambiguità, nel mistero: fondante nella seconda e assente nella prima.

    di Giulia Addazi

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  • Madrelingua e allofoni in classe: che fare?

    studenti stranieri madrelingua allofoni

    Per inquadrare il tema

    DIDATTICA INCLUSIVA

    Il Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA) della Società Dante Alighieri ha messo a punto, tra le sue molte iniziative, anche un programma di formazione specifico rivolto ai docenti. Se un tempo i nostri interlocutori erano soprattutto gli insegnanti di italiano come lingua straniera, negli ultimi anni è diventata sempre più forte la richiesta di formazione da parte degli insegnanti della scuola dell’obbligo, alle prese con classi in cui la percentuale di studenti con lingua madre diversa dall’italiano si è fatta via via più consistente.

    di Giammarco Cardillo e Sara di Simone

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  • Libri in classe: Niccolò Ammaniti, Io e te

    CONSIGLI DI LETTURA - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

    Titolo: Io e te
    Autore: Niccolò Ammaniti
    Editore: Einaudi (Torino, 2011)
    Temi: adolescenza, rapporti con coetanei e adulti, coraggio di fare scelte e affrontare la vita
    Destinazione: primo biennio SSSG

    di Gianni Gini

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  • MyLab italiano

    Uno strumento innovativo per l'apprendimento

    IDEE PER INSEGNARE

    Per l’anno scolastico 2014-2015 Pearson Italia porterà nella scuola secondaria di primo e di secondo grado un importante progetto organico relativo allo sviluppo delle competenze linguistiche in italiano. Le più recenti indicazioni normative infatti indicano lo sviluppo di competenze come finalità ultima del percorso scolastico italiano, promuovendo una sorta di conversione della didattica dalle conoscenze alle competenze. Questo porta con sé un’esigenza di riflessione e un cambiamento di paradigmi, metodi e pratiche, compresi quelli della valutazione.

    di Monica Pedralli

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  • La proposta di un "Quadro di riferimento delle competenze linguistico-comunicative in italiano"

    DIDATTICA PER COMPETENZE

    Nel 1996 il Consiglio d’Europa segna un passaggio fondamentale nello sviluppo della didattica delle lingue moderne e del più ampio ambito dell’educazione linguistica. È l’anno del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione (QCER), in seguito rivisto e pubblicato a stampa nel 2001 nella sua forma definitiva, presto diffusa su scala europea per fornire un codice condiviso con cui affrontare le tematiche legate alle lingue (Council of Europe, 2001).

    di Francesca Gallina

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  • La reading literacy nell’indagine OCSE-PISA

    OCSE PISA 2012

    Data la sua importanza fondamentale, per il percorso scolastico e per la vita, la reading literacy ha costituito l’ambito principale della valutazione nella prima edizione di PISA nel 2000, e nuovamente a distanza di nove anni, in PISA 2009, con aggiornamenti intermedi nelle rilevazioni del 2003, del 2006 e del 2012. L’obiettivo di PISA è quello di verificare se e in che misura gli studenti quindicenni posseggano una competenza di lettura sufficientemente solida per affrontare le richieste non solo degli studi, presenti e a venire, ma anche della vita che li aspetta al di fuori della scuola.

    di Maria Teresa Siniscalco

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  • Nasce la newsletter

    Editoriale

    Folio.net, tradizione e innovazione: la volontà di utilizzare le tecnologie della comunicazione e di fare rete senza abbandonare un forte radicamento nel valore della lingua, del testo, della scrittura, della letteratura. Uno spazio di condivisione e insieme di aggiornamento, con grande attenzione alla didattica e al lavoro quotidiano in classe.

    di Emilio Zanette

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  • Per una grammatica efficace

    APPROFONDIMENTI DIDATTICI

    C’è una notevole differenza tra la didattica della madrelingua e quella di una lingua straniera. Nel secondo caso, la teoria è ridotta e comunque immediatamente funzionale alla produzione e alla ricezione del testo, specie di quello orale; nel primo caso, e per la tradizione italiana ciò vale in modo particolare, si insiste soprattutto sulla “grammatica”, intesa come insieme di regole astratte, che precedono l’esecuzione e che possono non avere nessun riflesso sulla qualità della lingua prodotta dal singolo discente.
    In astratto, una scelta del genere potrebbe anche avere un suo fondamento.

    di Luca Serianni

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  • Gli studenti italiani nel quadro internazionale PISA

    OCSE PISA 2012

    Il 3 dicembre scorso sono stati pubblicati i risultati del quinto round di PISA (Programme for International Student Assessment), il programma internazionale di valutazione degli studenti. Ogni tre anni PISA valuta il livello di literacy dei quindicenni nei tre ambiti della lettura, della matematica e delle scienze, con un ambito principale, a rotazione, che ritorna ogni nove anni: la lettura nel 2000 e nel 2009; la matematica nel 2003 e di nuovo nel 2012, le scienze nel 2006 e nella prossima rilevazione del 2015.

    di Maria Teresa Siniscalco

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  • La storia si fa con i se

    Laboratorio di narrativa a scelta multipla

    FOLIO.NET - IDEE PER INSEGNARE

    Quando si scrive un racconto, normalmente si sceglie una linea narrativa e la si segue. E se, invece, si provassero a raccontare tutti gli sviluppi possibili derivanti dalle scelte dei personaggi? Questo laboratorio di scrittura si propone sia come un esercizio divertente e coinvolgente per gli studenti, sia come un’occasione di riflessione e discussione su aspetti relativi all'educazione alla cittadinanza e sulle life skills.

    di Jacopo Ciravegna

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  • Italo Svevo ovvero la biografia come trama per la letteratura

    APPROFONDIMENTI DISCIPLINARI - SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

    Ricordo ancora l’esortazione della professoressa di italiano: «Ragazzi, leggete la vita di Svevo e studiate il paragrafo 2!». E che cosa c’era scritto nel paragrafo 2? Si parlava di una «visione dell’esistenza dall'interno della coscienza» e della «frantumazione dell’Io»; e, ancora, «della costitutiva ambiguità dell'Io, nella demistificazione delle razionalizzazioni ideologiche con cui l'individuo giustifica la ricerca inconscia del piacere, nell'impostazione razionalistica e materialistica dello studio dell’inconscio». Ora mi chiedo: come fa uno studente a riempire di contenuto queste parole? E, soprattutto, che cosa dovrebbe motivarlo a tale studio?

    Raffaele Ciambrone

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